Li conoscete tutti i “Pesci azzurri”? | Ristorante Self-service PesceAzzurro
Elenco dalla varietà di pesce più buona del mare: il pesce azzurro

LI CONOSCETE TUTTI I “PESCI AZZURRI”?

Ecco elencati - dalla A di aguglia alla S di suro - le varietà della “famiglia” più “buona” del mare

Tonno, alici, merluzzo, papalina… contate sulla dita di una mano i pesci azzurri che vi vengono in mente. Aggiungete un’altra mano, anzi due e continuate a elencarli. Se proprio non riuscite a rammentarli tutti non preoccupatevi. Ecco il curioso elenco delle varietà racchiuse in questa categoria ittica che i cuochi pescatori del Ristorante PesceAzzurro, portano in tavola, nei self-service di Romagna e Marche.

  • Aguglia: spicca per l’elevato contenuto di omega 3. È riconoscibile per una lisca verdastra sul dorso; si trova tutto l’anno ed è ottima in cucina.
  • Alaccia: ricorda molto la sardina e lo troviamo per lo più nel Mediterraneo meridionale. Conservata sotto sale, era uno dei principali alimenti dei lupi di mare che solcavano il Mediterraneo.
  • Acciuga (o alice): viene spesso consumata sott’olio o marinato ed è più sottile rispetto alla sardina. Molto saporito, ha un colore scuro. È tra i pesci azzurri più comuni e… buoni! Ne basta una piccola quantità per arricchire di sapore molte ricette italiane (un esempio? La pizza alla marinara!).
  • Aringa: oggi è poco diffusa in Italia, dove in passato era usata conservata sotto sale o affumicata. Abbonda di sali minerali.
  • Cheppia (o gheppia): viene pescata nei fiumi e nei laghi e si distingue per la lunghezza (fino a 50 cm). In Italia è comune nell’Adriatico. In primavera, i banchi risalgono i fiumi per la riproduzione. È poco usata in cucina per le sue carni ricchissime di spine.
  • Costardella: abbonda soprattutto nel periodo autunnale. Insieme al pesce spatola, è il pesce della tradizione messinese.
  • Cicerello: lo troviamo in pieno inverno e sulle sponde sabbiose. I pesci giovani sono riconoscibili per il colore che tende al rosa. È apprezzato soprattutto per le fritture.
  • Lanzardo: nelle acque pugliesi viene pescato con la tecnica delle lampare. È considerato il “parente povero” dello sgombro.
  • Leccia: è una specie che può toccare anche i 2 metri, quindi anche il suo peso è generoso.
  • Palamita: ha un sapore deciso. È un predatore spesso confuso con il tonnetto. In Giappone è usto per il dashi: il brodo di pesce.
  • Sardina: è più grande rispetto all’acciuga ed è tra i pesci più presenti sulle tavole italiane. Si trova, fresca, dalla primavera all’autunno.
  • Serra: tocca anche 1 metro di lunghezza e presenta una macchia nera sulla pinna pettorale.
  • Sgombro: di colore scuro. È particolarmente indicato nelle diete per la sua ricchezza vitaminica e proteica.
  • Spratto (o papalina): sembra una sardina ma ha toni di colore più chiari. Ha un costo bassissimo. Sono molto gustose fritte, nel caso siano di piccole dimensioni.
  • Suro (chiamato anche sauro, sugherello o occhialone): assomiglia allo sgombro ma è molto meno grasso. Si pesca in primavera ed in estate.

I falsi pesci azzurri

E poi ci sono loro i “falsi” pesci azzurri. Spesso vengono citati come tali, a volte, come nel caso del merluzzo, perché è un pesce bianco, magro e povero di grasso dal basso apporto calorico; altri perché, come nel caso del salmone, è ricco di Omega 3.

Nell’articolo “L’ABC del PesceAzzurro” pubblicato nel nostro blog a maggio avevamo raccontato tutte le caratteristiche della categoria. Clicca QUI per rileggerlo e sapere proprio tutto dei pesci azzurri.

Le elenchiamo comunque per una, gustosa, par condicio:

  • Ricciola: ha le stesse dimensioni della leccia e può toccare anche i 100 kg. La sua carne prelibata è paragonabile a quella del tonno o del branzino. Per mantenerne intatte le proprietà organolettiche il miglior modo è cucinarlo al vapore.
  • Salmone: non è un pesce azzurro, ma essendo ricco di omega 3 spesso finisce nella categoria.Curiosità: il suo colore è dovuto alla presenza di pigmenti di carotenoidi, accumulati nel loro corpo per l’alimentazione a base di krill e di altri animali in conchiglia.
  • Tonno:abbonda di vitamine e sali minerali ed è molto diffuso nella dieta italiana.Curiosità: nel tonno sott’olio l’apporto calorico raddoppia e il contenuto di sodio è molto elevato.
  • Pesce spada: Buona fonte di proteine, vitamine e sali minerali, è considerato un pesce mediamente grasso. Curiosità: viene pescato a primavera e si caratterizza per una vertebra a forma di X.
  • Merluzzo: tra i pesci più conosciuti al mondo, è apprezzato per la sua ricchezza di valori nutrizionali tanto da essere divenuto l’alimento principe della cucina italiana e della dieta mediterranea.

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